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PROGETTO "COMUNITA' SOLIDALE" PER L'INCLUSIONE SOCIALE DI PERSONE SENZA FISSA DIMORA

Gli interventi previsti dal progetto, affidati mediante co–progettazione ai sensi del D.lgs.117/2017, saranno garantiti dall' A.T.I. costituita da:

“POLO 9” SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE - IMPRESA SOCIALE

ASSOCIAZIONE “AMICI DI CASA BETANIA” – ONLUS

SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE “I TALENTI”

“FONDAZIONE CARITAS FANO” – ONLUS

ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO “SAN PATERNIANO” - ONLUS

Il fenomeno della povertà estrema è strettamente legato al concetto di esclusione sociale, che evidenzia nella perdita di un lavoro stabile, separazione dal coniuge e/o dai figli gli eventi più rilevanti nel percorso di progressiva emarginazione che conduce alla condizione di "senza dimora"; un ulteriore rilievo, seppur più contenuto, lo hanno anche le precarie condizioni di salute (disabilità, malattie croniche, dipendenze).

È evidente che di fronte a situazioni di disagio tanto differenti non è affatto semplice dare una risposta univoca. Anzitutto perché le esperienze e i contesti di vita di ognuno possono essere i più dissimili, ma anche perché, spesso, la condizione di marginalità chiama in causa la presenza contemporanea di bisogni e problemi molteplici, che investono l’intera sfera della persona e delle sue relazioni familiari e sociali. Per far fronte alla complessità dei bisogni degli utenti e nel tentativo di iniziare a dare risposte organiche e risolutive, è iniziato il lavoro di rete tra le organizzazioni che compongo l’ATI.

Da questo confronto è emersa la necessità di un lavoro di  integrazione nella comunità solidale in collaborazione con la rete territoriale dei servizi pubblici per intervenire congiuntamente, valorizzare ed implementare le azioni già esistenti.

L’integrazione in questo senso, consente di fornire delle risposte alle persone in emergenza sociale sia nella conoscenza dei servizi che nell’accessibilità ad essi, di intercettare un maggior numero di persone bisognose offrendo loro risposte adeguate alle necessità e sperimentare nel territorio esperienze di housing led attraverso l’orientamento, la progettazione e l’eventuale ingresso nel mondo del lavoro.

Infine, ma non per ordine di importanza, è emerso il bisogno di una sorta di innovazione del sistema di housing first dando la possibilità, specie nei periodi di maggior avversità metereologica, di accedere ai Centri anche in modalità diurna per realizzare attività socio-educative, di Capacity Building e di sostegno individuale e in gruppo. La collaborazione tra gli enti del costituendo ATI e la rete territoriale dei servizi si pone la finalità della deistituzionalizzazione delle persone a rischio emarginazione.

Gli interventi previsti dal progetto saranno garantiti per tutto l'anno 2020 poichè finanziati congiuntamente dal Fondo PON Inclusione e dal PO I FEAD